Teatro

Esercizi di stile al Teatro della Cometa

Esercizi di stile al Teatro della Cometa

Venti anni di ininterrotto successo – mille repliche Biglietto d’Oro 1991. Un autobus nell’ora di punta. Un tizio litiga con un vicino, poi prende posto. Due ore più tardi lo si rivede davanti alla stazione, mentre parla di moda maschile con un amico. Partendo da questo banalissimo fatto quotidiano, la fantasia di Queneau si scatena fino a proporre novantanove varianti dello stesso tema. Nello spettacolo si rappresentano sessanta variazioni di idiomi, generi, codici, figure retoriche, fantasie e fantasmagorie. La storiella viene proposta in un cinese-grecoinglese- francese-giavanese inventati di sana pianta, in un linguaggio gastronomico, psichiatrico, zoologico, giudiziario, come racconto poliziesco e problema matematico, in forma di quiz televisivo e numero di varietà. Tre eclettici attori che si moltiplicano in sessanta incredibili personaggi che si inseguono mordendosi la coda in una collezione infallibile di sghignazzi e frenesie. Per circa 20 anni hanno tenuto banco in un teatro parigino e sono stati rappresentati aII'Elisée, su invito dello stesso presidente Mitterand. Questi "ESERCIZI DI STILE"- tratti dal testo filologico di Raymond Queneau- sono stati adattati per la scena, allestiti e interpretati dall'attore/regista Jacques Seiler. Noi li abbiamo proposti – per la prima volta – nel 1989 nella traduzione e drammaturgia italiana di Mario Moretti, con la regia dello stesso Seiler. Quaranta giorni di prove con il regista francese; la partecipazione appassionata dei tre interpreti che si moltiplicano - nello spazio di poco più di un'ora - in infiniti personaggi; le spiritose musiche di Michel Deroin, riprese dalla messa in scena parigina e virtuosamente adattate da Luciano Francisci, fanno di questo spettacolo una felice trasposizione del gemello francese. E sono stati, come a Parigi, un "caso teatrale". Infatti siamo qui a riproporvelo dopo vent’anni. Il libro di Queneau: 99 varianti di un aneddoto assai banale : un tizio osserva un giovanotto- dal lungo collo e dal cappello floscio-, su un autobus della linea S nell'ora di punta, pestare un piede ad un passeggero e "soffiare" il posto a sedere ad un altro. Poco più tardi lo rivede in compagnia di un amico discutere sull'opportunità di spostare un bottone del proprio soprabito. Queste “variazioni su tema” furono inventate per puro spasso suo e dei suoi amici della "Pléiade" nel 1947, da un Queneau sempre più scatenato giocoliere della parola scritta. Lo spettacolo di Seiler/Moretti: il raccontino viene proposto in giapponese, inglese, francese, spagnolo, greco (ovviamente ‘maccheronici’); in racconto poliziesco e problema matematico; in linguaggio gastronomico, psichiatrico, zoologico, giudiziario; in differenti stili di romanzo; in quiz televisivo, in numero di varietà; secondo i diversi punti di vista di un vecchio pensionato, di una signora piccolo borghese, di un operaio, di un aristocratico, di una commessa di grande magazzino. E quando la parola si arresta, è la musica a sostituirla, trasformandosi in canto gregoriano, canzone da cabaret, operetta, musica etnica... Per lo spettatore è come essere al volante di una vettura di formula uno che divora, a velocità strabiliante, la pista. E’ la sensazione di vertigine, di stordimento dinanzi alla parola che compie dieci, venti, trenta metamorfosi dal 17 novembre al 6 dicembre. Roma Via del Teatro Marcello 4 tel. 06 6784380 dal 17 novembre al 6 dicembre 2009 ESERCIZI DI STILE di Raymond Queneau versione scenica di Mario Moretti con Ludovica Modugno Francesco Pannofino Marco Guadagno regia Jacques Seiler